Quali sono i rapporti affettivi karmici nella nostra vita?
A questa domanda rispondiamo in maniera semplice: tutti quanti. Occorre capire che il termine sanscrito “karma” indica il riassunto delle nostre azioni nei confronti di noi stessi, degli altri e dell’umanità, nel corso della vita attuale e tutte quelle passate.
Il riassunto delle azioni e dei semi che abbiamo piantato nel tempo non conoscono moralità. Ovvero le parole “buon karma” o “cattivo karma” non hanno senso, poiché il senso del buono e del cattivo, così come del giusto e dello sbagliato non fanno parte intrinsecamente della natura e della Legge di Causa ed Effetto.

Un karma può essere pesante da sopportare, da vivere e da sciogliere, oppure ricolmo di effetti positivi che “facilitano” la nostra vita poiché siamo stati dei bravi seminatori nel settore relazionale e dei rapporti con gli altri. Ognuno raccoglie ciò che semina! Il tempo della raccolta varia a seconda del livello evolutivo individuale. In ogni caso non esiste un giudizio esterno che condanna il karma negativo ed elogia quello positivo, poiché ognuno è artefice e giudice del suo operato nel grande gioco della vita.
Fatta questa importante premessa, anche se troppo velocemente per necessità di discorso, possiamo penetrare nel cuore della nostra domanda fondamentale.
Ogni relazione che viviamo è generata dal nostro stesso karma. Tutto è relazione nella nostra vita! Le possiamo suddividere in;
genitoriali, di clan familiare e di parentele
amicali e di gruppo
sentimentali e di rapporto intimo
genitoriali in senso attivo (ovvero i nostri figli)