Ogni anno, essendo 13 i pleniluni e 12 i Segni Zodiacali, vi è sempre un Segno che ci regala due allineamenti Luna-Terra-Sole (che corrispondono al corpo fisico, personalità e Anima) ovvero un doppio plenilunio, e quest’anno è il turno di Leone, segno di Fuoco e di Croce Fissa, che trasmette il 1° e il 5° Raggio a tutto il nostro sistema solare.
Evolutivamente parlando, Leone stimola doppiamente il nostro Cuore, e questa influenza sottile, energetica ed eterica è quanto mai benefica.
Il nostro Cuore fisico è per il corpo, quello che il Sole rappresenta per la Terra e tutti i pianeti. Il centro della Vita. Attraverso un filo invisibile il nostro Spirito è connesso al nostro Cuore fisico. E il sangue trasporta la Vita dell’Anima in tutte le cellule del veicolo umano.
Nell’iconografia dell’Uomo Celeste, il Sole corrisponde al Cuore… alla parte alta dello Stomaco. Ad un’area segreta e speciale del nostro addome che viene chiamata “il Centro Cristico”.
Laddove irradiamo la nostra Luce.
La Luce è la Verità. La Verità è l’Unica Via per la Libertà.
Non c’è Religione spirituale o medico-farmaceutica più grande della Verità.
Tutti sappiamo che la qualità del Coraggio viene proprio dal centro del Cuore.
Anche l’Amore, la Libertà, la Condivisione, il Desiderio di Verità e Giustizia sgorgano dal Cuore.
Il Cuore è la Sintesi del nostro Essere e possiede un’intelligenza e un campo elettromagnetico più vasto del cervello.
Tutti noi, quando lasceremo il corpo, vivremo quella che gli antichi Egizi chiamavano “La Pesatura del Cuore”. Se il nostro Cuore sarà più pesante di una Piuma di Struzzo, dovremmo tornare indietro, e reincarnarci ancora e ancora, finché non avremo compreso come si fa a vivere con il Cuore Libero, il Cuore Leggero.
Il Cuore, come il Sangue, contiene tutte le memorie della nostra vita. Tutto ciò che abbiamo sperimentato.
Cogliamo dunque l’occasione, per farci coraggio e alleggerire il Cuore. Come si fa?
Non abbiate paura di essere ciò che siete. Non censurate voi stessi. Non temete la vostra espressione. Siate liberi di dire ciò che sentite. Siate liberi di sentire ciò di cui parlate. Esprimete il vostro sentire. Sentite davvero la vostra espressione.
Non abbiate timore di dire la verità. Esprimete i vostri pensieri e le vostre emozioni.
Non siate i giudici di voi stessi.
Non siate i giudici degli altri.
Se voi vi permettete di dire la vostra verità, allora lasciate che anche gli altri lo facciano.
Non combattete con l’altro per imporre la vostra Verità. Ma non fate l’errore di reprimerla per paura di quello che l’altro possa pensare.
Quest’anno abbiamo avuto uno doppio Plenilunio di Leone. Il Cosmo ci aiuta a far venir fuori ogni cosa nascosta. Illumina l’oscurità. Ci sprona al coraggio.
Ricordate le parole di Gandhi
«Il silenzio diventa codardia quando l’occasione richiede di dire tutta la verità e di agire di conseguenza».
Non siate codardi, perché la “codardia” spegne la Luce del Cuore, lentamente.
Nel mese del Leone, il silenzio, la reticenza o l’indifferenza di coloro che sono “Social Influencer”, o scrittori, divulgatori, ecc. che potrebbero parlare, che potrebbero prendere posizione nei confronti dell’attuale crisi mondiale, è assordante.
Ognuno è libero, certamente. Ma prendete spunto dal comportamento negativo degli altri per migliorare voi stessi. Loro vi aiutano a vedere le vostre stesse ombre.
Miliardi di anime umane si sono lasciate prendere dallo stato, dalla propaganda e dalla paura, sottomettendosi docilmente all’attuale tirannia globale.
Il pastore luterano tedesco Martin Niemöller (1892-1984), che ha vissuto gli orrori di entrambe le guerre mondiali, ha detto:
«Prima vennero per i socialisti, e io non ho parlato…
Perché non ero socialista.
Poi vennero a prendere i sindacalisti e io non ho parlato…
Perché non ero un sindacalista.
Allora vennero per gli ebrei e io non ho parlato…
Perché non ero ebreo.
Poi sono venuti a prendere me e non era rimasto più nessuno che parlasse per me».
Impariamo dalla storia. Questo è un momento straordinario per evitare l'indifferenza.
Ma per LAVORARE con la GERARCHIA SPIRITUALE. Attivamente.
Siamo Luce.
Diffondiamo Luce.
Creiamo Luce.
Affermiamo la Luce.
Ovunque vogliate andare. Andateci con tutto il Cuore.
Un abbraccio Luminosissimo
I Sette Raggi
Andrea e Federica
SALMO 104 - IN VERITA’ UN INNO AL SOLE (ISPIRATO AD AKHENATON)
SALMO 104
Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.
Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
ne bevano tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.
Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.
Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi.
Benedici il Signore, anima mia.
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