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UNA STORIA VERA

Vi fu un uomo, sulla mezza età, in piena salute e intendimento che, dovendo uscire di casa per andare a comprare del cibo, si curò di proteggersi attentamente: un bavaglio (mascherina) intorno alla bocca, una protezione alle mani, berretto e occhiali. A quel tempo, dicevano tutti, girava un morbo pericoloso in tutta la regione che si diffondeva per contagio. Quindi l'uomo, ben bardato, disse a se stesso: «Non preoccuparti Anima mia, puoi star tranquilla perché salvaguardo la tua vita con queste precauzioni, e così avremo molti giorni e anni da vivere nell'avvenire». Accadde che mentre scendeva le scale, inciampò, e battendo la testa morì quel pomeriggio.


Quando fu portato all'ospedale e controllato dai medici, gli annunciatori del quartiere, diffusero la notizia che era morto perché il morbo lo aveva affaticato interiormente e debilitato, così non era riuscito a far le scale in modo corretto. Accadde allora che, diffondendosi la notizia, tutta la gente del quartiere iniziò a non uscire più e non fare le scale di casa.


Accadde allora che uno dei vicini, un uomo giovane e forte, mentre stava cenando una sera (con le dovute precauzioni per evitare il morbo), si rallegrava perché aveva trovato il modo giusto di farsi consegnare da dei corrieri, la spesa e il cibo di cui abbisognava. Quindi disse a se stesso: «Non preoccuparti Anima mia, puoi star tranquilla perché salvaguardo la tua vita con queste precauzioni, e così avremo molti giorni e anni da vivere nell'avvenire». Mentre mangiava però, accadde che deglutendo si strozzò con i residui delle ossa di un pollo arrosto e morì quella sera.


Quando fu portato all'ospedale e controllato dai medici, gli annunciatori del quartiere, diffusero la notizia che era morto perché il morbo aveva attaccato la sua capacità di masticare con forza e vigore, indebolendo mandibola e gola. Successe allora che, diffondendosi la notizia, il quartiere intero iniziò a proteggersi maggiormente, e tutti mangiavano il minimo o non si nutrivano affatto, per lo spavento!


Qualche tempo dopo, a causa della mal nutrizione di molte persone di quel quartiere, già debilitate per altri motivi, morirono tutte assieme. Quando questi furono condotti all'ospedale e controllati dai medici, gli annunciatori della città, diffusero la notizia che le centinaia di morti di quel quartiere erano dovuti al morbo, che oramai era diventato epidemico.


Allora accadde che tutta la Città, impaurita, iniziò a barricarsi dappertutto. E nella regione si diffuse la notizia, che sempre più città, stavano cadendo una dopo l'altra, a causa del morbo.


In quei giorni, vi fu un Pellegrinaggio di Uomini e Donne stranieri, che sapevano poco di quella regione e della città. Essi erano in marcia poiché stavano andando a costruire, insieme, una nuova comune. Pervasi da allegria, e tutti mano nella mano, o riempiendosi di affetti, respirando profondamente l'aria pulita di quelle aree di transito, si chiedevano perché si stessero creando delle Città Fantasma.

Ma non trovarono risposta.


Chi vuole intendere, intenda!


Andrea Zurlini e Federica Ronchi



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